Oratorio di San Giacomo
Antica cripta della chiesa Abbaziale di S. Maria della Piazza, quest’ultima abbattuta per metà, e della quale ne rimane soltanto la parte anteriore. Nel 1652 devoti laici vi eressero la Confraternita di S. Giacomo e S. Leonardo, successivamente conosciuta soltanto con il nome di S. Giacomo, con il beneplacito dell’ Arcivescovo Foppa di Benevento e, nel 1692, ci fu la Bolla di conferma della canonica erezione da parte dell’Arcivescovo Orsini. La Confraternita ne fece affrescare le volte con scene di carattere religioso, per lo più scene della vita e dei miracoli di Gesù, la vita di Maria, immagini di Santi e Papi. L’affresco senza alcun dubbio più interessante è quello di S. Caterina D’ Alessandria, in fondo alla cripta, alle spalle di dove era situato in origine l’altare, e qualche frammento alle pareti, molto probabilmente coevi alla fondazione dell’Abbazia, avvenuta nel XII secolo. Ai lati delle pareti furono addossate delle panche di legno per i Confratelli, oltre alla presenza di un altare per gli uffici religiosi. Una botola con la scritta pro confratibus, portava ad un ulteriore ambiente sottostante che serviva per l’interramento dei cadaveri, mentre un altro accesso sul lato sinistro dell’abside portava alla chiesa, al piano superiore, il quale fu chiuso nel 1580 prima dell’erezione della confraternita. La botola, invece, fu chiusa in seguito ai lavori eseguiti successivamente al terremoto del 1980.
St. James Oratory
This is the ancient crypt of the half demolished abbatial church S. Maria della Piazza which preserves just its front part. In 1652, some lay devotees created St. James and St. Leonard Confraternity, later known just for St. James’ name, with Foppa’s approval, Benevento Archibishop. In 1692, Archbishop Orsini signed the Bull confirming the canonical building.
The Brotherhood frescoed the vaults with religious scenes, mainly concerning Jesus’ life and his miracles and Mary, saints and popes’s lives. The most interesting fresco is certainly that which depicts St. Catherine from Alessandria, located in bottom to the crypt, behind the original altar. Other remarkable frescoes are some fragments of the walls, probably dating back to the foundation of the Abbey, in XII century. On the sides of the walls some wooden benches were placed to accomodate the Brothers, in addition to the altar reserved for religious celebrations.
A manhole with the inscription pro confratibus, led to an underlying space reserved for the burial of corpses. Then there was another access on the left side of the apse that led to the upper floor of the church, closed in 1580 before the realization of the confraternity. The manhole was closed instead during the works following the earthquake of 1980.